Quello realizzato presso i bellissimi giardini della Certosa dei cavalieri è un parco tematico dove la natura fa da padrona, in cui è possibile passeggiare all’aria aperta ammirando ciò che si può realizzare con una semplice struttura in ferro e una pianta.
Un parco tematico dove è possibile ammirare uno zoo tutto in verde, il primo green zoorealizzato in Italia. Uno zoo senza animali in cattività, realizzato grazie alla genialità e alla perizia tecnica dell’uomo, fuse alla bellezza e vitalità di madre natura. L’arte topiaria è un’antica tecnica di giardinaggio, che consiste nel potare le siepi o le chiome degli alberi realizzando forme e figure particolari, di tipo geometrico oppure ispirate a soggetti figurativi e animali.
L’origine storica di quest’arte risale all’espressione latina topiarium tacere, che voleva dire “fare il giardiniere”. I primi documenti riguardanti questa attività artistica, dei quali si ha testimonianza attendibile, sono risalenti all’epoca romana. Le prime realizzazioni storicamente riconosciute invece risalgono, con molta probabilità al I secolo d.C., periodo in cui era pratica usuale abbellire i giardini delle case delle classi più agiate con istallazioni di piante modificate secondo criteri artistici. Nel Medioevo in alcuni Monasteri i monaci erano dediti a coltivazioni di piante e fiori in aiuole e utilizzavano le siepi come recinto naturale.
Oggi l’arte topiaria è utilizzata solitamente su singole piante, come elemento caratterizzante del giardino, oppure su un insieme di piante simmetriche per creare un effetto maestoso. Per ottenere sculture vegetali si possono impiegare svariate specie, perlopiù sempreverdi a crescita contenuta: il tasso, il bosso, il ligustro, l’alloro ed anche alcune varietà di conifere.